Finanziato da: Fondazione CARITRO
Durata: 2017-2019
Condizioni climatiche sfavorevoli alla fecondazione possono compromettere seriamente la produzione in diverse specie da frutto. Anche in viticoltura il clima ha un effetto rilevante sull’allegagione, che è fortemente ridotta in presenza di temperature estreme o di eccessiva umidità. In queste circostanze risulta chiaramente vantaggiosa la possibilità che il frutto si sviluppi indipendentemente dalla fecondazione, che è propria dei genotipi apireni ed è facoltativa nelle varietà con semi in condizioni avverse o può essere indotta dal trattamento con ormoni, come nel caso delle uve da tavola.
Il progetto APIRENIA ha l’obiettivo generale di comprendere meglio i meccanismi citologici e molecolari che regolano la formazione del seme e del frutto in vite. In particolare, prevede di:
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ampliare la descrizione fenotipica di alcune varianti somatiche, finora basata soprattutto sull’analisi biometrica di semi ed acini
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validare sperimentalmente geni candidati e polimorfismi di sequenza emersi dal confronto trascrittomico del vitigno Sangiovese e una sua variante somatica apirena
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validare la funzione di alcuni geni in sistemi modello
L’acquisizione di nuove conoscenze e l’implementazione di strategie avanzate di selezione o di ingegneria genetica rappresentano il primo passo per identificare o sviluppare nuovi genotipi apireni, controllare la formazione del frutto, ottimizzare le tecniche colturali o sviluppare prodotti per il trattamento delle piante nell’ottica di un miglior adattamento delle colture al cambiamento delle condizioni climatiche.
Responsabile: Prof. M. Stella Grando
Post-doc: Paula Moreno Sanz
Partner:
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Centro Ricerca e Innovazione della Fondazione Edmund Mach
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Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante -CNR di Torino